domenica 14 giugno 2009

Lilith a Roma

SABATO 1 AGOSTO
Letture d’estate lungo il fiume e tra gli alberi
Giardini di Castel Sant’Angelo


Ore 21 Presentazione del libro di Valeria Palumbo, Le figlie di Lilith. Vipere, dive ladies e femmes fatales: l’altra ribellione femminile, Odradek, con una
performance di Valeria Palumbo.




Giorgio Cùscito e il suo struggente sax accompagneranno Valeria nel suo appassionato elogio delle Malefemmine. Giorgio Cùscito su myspace.

Relata refero Pare che mi sono perso l'evento della stagione Odradek. Più di trecento persone sono rimaste inchiodate ad ascoltare rapite Valeria Palumbo e Giorgio Cùscito duettare sulle gesta di tante scostumate, indecorose, rovinafamiglie, giammai timorate - escort escluse. E io non c'ero. Sob!
La performance ha suscitato sicuramente molta curiosità, c'era tanta gente e Valeria ha saputo senz'altro tenere una platea così vasta. Non solo, ma c'erano anche tanti possibili elementi di
distrazione in giro, e però tutti sono rimasti inchiodati ad ascoltare. L'interazione fra Valeria e Giorgio Cùscito è stata straordinaria: come se l'avessero sempre fatto. Alla prossima!


Sabato 4 luglio 2009
a ROMA SI LIBRA
piazza del Popolo
ore 19:00

Lilith si libra

a piazza del Popolo

Valeria Palumbo
readings in performance

«Eleonora Duse, la Belle Otero, Francesca Bertini e Gloria Swanson: il bello di essere fatali»

Reportage fotografico:



L'Editore ha detto:
«Sono qui come cicisbeo, pierre, cavalier servente, insomma come editore di Valeria Palumbo
a presentare l'autrice che potrebbe essere la migliore, la preferita delle autrici della casa editrice, se non fosse l'unica.
Nessun pregiudizio sessista da parte nostra. Prova ne è la pubblicazione del libro. Accesamente e unilateralmente antimaschilista.
Valeria Palumbo è una valente giornalista, la cui prosa può essere apprezzata su L'Europeo, di cui è capo redattore centrale.
Ma non è una giornalista che scrive di storia – una categoria che personalmente non ho mai apprezzato: da Indro Montanelli a Bruno Vespa, passando per Gianpaolo Pansa – bensì una storica che fa la giornalista. È diverso.
Per noi è il massimo.

















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